Tutti (quasi) i drink di 007
Dal classico Martini alla birra olandese dell'ultimo Skyfall: ecco tutti i drink dell'agente segreto più famoso del mondo. Che non rinuncia, ovviamente allo champagne e alle bondgirl. Un exursus alcolico con tanto di spot da action-movie
Tra i vari must che hanno accompagnato la saga di Ian Flemming, quello dei drink di James Bond è tra quelli più classici. Non c'è 007 che non si conceda una pausa alcolica a dovere. Ma i tempi cambiano e, come cambiano gli attori protagonisti della saga, anche il bartender dell'agente segreto inglese ci riserva delle sorprese. Ecco quali, con una carrellata sui suoi 00-gusti alcolici...
CHAMPAGNE (PER BRINDARE A UN INCONTRO)
Le bollicine francesi per Mister Bond sono sinonimo di belle donne: di solito James lo divide con le Bond girls. In qualsiasi caso lo champagne non manca mai nella carta dei vini di 007. Un sodalizio di lunga data che, nei romanzi di Ian Fleming è il Taittinger Brut o Blanc de Balc 1943, il Taittinger 1945 o il Veuve Cliquot. Un altro grande classico è il Dom Pérignon del 1953, 1955 (Missione Goldfinger) e 1962.
Una curiosità: nella saga compare un unico vino rosso: si tratta di un Chateau Angélus Premier Grand Crù del 1982. Ma nelle trasposizioni cinematografiche trionfa Bollinger: se nel 1956 lo champagne è citato per la prima volta, dallo stesso Ian Fleming nel romanzo in Diamonds are Forever, al cinema è lo champagne più longevo. Flute di Bollinger compaiono in Vivi e Lascia morire, Golden Eye, Licenza di Uccidere, Bersaglio Mobile e Casino Royale. Arrivando a oggi, nel 2006 Bollinger iniziò con la prima speciale edizione del suo champagne, «Bollinger 007», con un contenitore d'acciaio a forma di proiettile che conteneva una magnum di Bollinger Grande Année 1999. La collaborazione si rinnova anche per Skyfall: per le celebrazioni del 50esimo anniversario di 007 la maison ha creato un astuccio, in edizione limitata che imita il silenziatore di Walter PPK che racchiude la relativa bottiglia da collezione: Bollinger 002 per 007, La Grand Anée 2002.
Le bollicine francesi per Mister Bond sono sinonimo di belle donne: di solito James lo divide con le Bond girls. In qualsiasi caso lo champagne non manca mai nella carta dei vini di 007. Un sodalizio di lunga data che, nei romanzi di Ian Fleming è il Taittinger Brut o Blanc de Balc 1943, il Taittinger 1945 o il Veuve Cliquot. Un altro grande classico è il Dom Pérignon del 1953, 1955 (Missione Goldfinger) e 1962.
Una curiosità: nella saga compare un unico vino rosso: si tratta di un Chateau Angélus Premier Grand Crù del 1982. Ma nelle trasposizioni cinematografiche trionfa Bollinger: se nel 1956 lo champagne è citato per la prima volta, dallo stesso Ian Fleming nel romanzo in Diamonds are Forever, al cinema è lo champagne più longevo. Flute di Bollinger compaiono in Vivi e Lascia morire, Golden Eye, Licenza di Uccidere, Bersaglio Mobile e Casino Royale. Arrivando a oggi, nel 2006 Bollinger iniziò con la prima speciale edizione del suo champagne, «Bollinger 007», con un contenitore d'acciaio a forma di proiettile che conteneva una magnum di Bollinger Grande Année 1999. La collaborazione si rinnova anche per Skyfall: per le celebrazioni del 50esimo anniversario di 007 la maison ha creato un astuccio, in edizione limitata che imita il silenziatore di Walter PPK che racchiude la relativa bottiglia da collezione: Bollinger 002 per 007, La Grand Anée 2002.
COCKTAIL MARTINI (IL CLASSICO)
Per i puristi però, il Martini «Agitato, non mescolato», rimane il vero sinonimo dell'agente segreto più famoso del mondo. Il nome corretto del cocktail amato da 007 è il Vesper martini. Composto da gin, vodka e KinaLillet (oggi chiamato Lillet Blanc9, fa parte della categoria dei pre-dinner cocktail. Inventato da Ian Fleming nel 1953 per il romanzo Casino Royale, il Vesper Martini compare per la prima volta quando James Bond ordina e nomina il cocktail in memoria di Vesper lynd, una bondgirl di cui l'agente 007 era innamorato.
Ricetta: 3 once di Gordon's gin; un'oncia di vodka; mezza oncia di Kina Lillet, scorza di limone.
Per prepararlo: amalgamare gli ingredienti con il ghiaccio in uno shaker e servire in una coppa da Martini ghiacciata, decorando con una scorza di limone.
Per i puristi però, il Martini «Agitato, non mescolato», rimane il vero sinonimo dell'agente segreto più famoso del mondo. Il nome corretto del cocktail amato da 007 è il Vesper martini. Composto da gin, vodka e KinaLillet (oggi chiamato Lillet Blanc9, fa parte della categoria dei pre-dinner cocktail. Inventato da Ian Fleming nel 1953 per il romanzo Casino Royale, il Vesper Martini compare per la prima volta quando James Bond ordina e nomina il cocktail in memoria di Vesper lynd, una bondgirl di cui l'agente 007 era innamorato.
Ricetta: 3 once di Gordon's gin; un'oncia di vodka; mezza oncia di Kina Lillet, scorza di limone.
Per prepararlo: amalgamare gli ingredienti con il ghiaccio in uno shaker e servire in una coppa da Martini ghiacciata, decorando con una scorza di limone.
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