Così James Bond l'agente si Sua Maestà si proietta nel futuro
È difficile dire se Skyfall sia il più bel film 007 di sempre, ma è di sicuro uno dei più straordinari esempi di come si possa fare ancora un cinema popolare d'autore di altissimo livello. Il vecchio James Bond ha ormai alle spalle mezzo secolo di successi, troppa roba perfino per un mito. Finalmente Sam Mendes, il geniale regista di American Beauty prova a chiedersi chi sia davvero Bond, James Bond. Ne esce fuori un mezzo capolavoro diviso fra il puro divertimento, con scene di azione indimenticabili, a partire dalla prima, e un visionario thriller psicologico. È un duello fra uno 007 assai meno super eroe, ormai acciaccato dagli anni, dai chilometri e dall'alcool, e il suo doppio negativo, lo spaventoso e indomabile Silva, interpretato da un grandioso Javier Bardem. Tutto intorno è pioggia e Gran Bretagna. Sam Mendes rende un omaggio straordinario al proprio paese, al carattere di una nazione che sembra ogni volta morta e ogni volta risorge dalle ceneri. Nel finale saltano per aria tutti i simboli del passato di James Bond, per indicare la possibilità di un nuovo inizio, un'altra serie di avventure.
Postato Repubblica.it
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