sabato 1 dicembre 2012

Il telefono di JUDI DENCH

Judi Dench
e lo squillo rivelatore

 

L'attrice, tornata nel ruolo di M, è fiera di recitare nella leggendaria serie e ha persino registrato come suoneria del cellulare la sua famosa colonna sonora, quella che nelle pellicole di Bond ha sempre accompagnato le azioni più intense. Peccato che durante le riprese il suo telefono abbia squillato nel momento sbagliato. «Di solito sul set spengo il cellulare. Eravamo pronti a girare una scena e ha cominciato a suonare, così Javier (Bardem, sua co-star, ndr) ha commentato: "Guarda, Judi ha messo anche la colonna sonora". Disgraziatamente».


    Judi Dench, al secolo Judith Olivia, è una delle più affermate attrici delle scene britanniche e il teatro shakespeariano è senza dubbio il suo terreno prediletto. Nasce sotto il segno del Sagittario, il 9 dicembre 1934, nella britannica York e lì frequenta la Mouth School. Prosegue poi i suoi studi presso la Central School of Speech and Drama, autorevole scuola di recitazione e d’arte drammatica, ed esordisce sul palcoscenico dell’Old Vic di Liverpool nel 1957, nel ruolo di Ofelia. Dopo questa prima grande interpretazione Judi veste i panni di tutte le maggiori eroine shakespeariane. È stata infatti Giulietta, Lady Machbeth e Cleopatra, vincendo il prestigiosissimo Olivier Award proprio per quest’ultimo ruolo. Nel Regno Unito, la Dench è molto conosciuta anche per le sue apparizioni in serie televisive di successo e ovviamente in alcune riduzioni per la tv di opere di Shakespeare. Ma oltre all’impegno profuso sulle tavole del palcoscenico, Judi Dench esordisce presto anche sul grande schermo e precisamente nel 1964, in un ruolo secondario nel film Il terzo segreto. È solo negli anni Ottanta però che arriva per lei il successo internazionale nel mondo del cinema. Compare infatti nel 1984 nel film Il mistero di Wetherby e poi in Camera con vista e nel raffinato 84 Charing Cross Road. Trova posto agevolemente in questo periodo nelle riduzioni shakespeariane di Kenneth Branagh e raggiunge la popolarità nel ruolo di M in ben sette pellicole della serie Agente 007 (Goldeneye, Il domani non muore mai, Il mondo non basta, La morte può attendere, Casino Royale, Quantum of Solace, Skyfall). Ma la Dench si specializza soprattutto in ruoli “regali”. La sua interpretazione della regina Vittoria in La mia regina (1997) le vale una nomination all’Oscar e la statuetta le viene assegnata l’anno dopo, per essere apparsa soltanto 8 minuti nei panni di Elisabetta I nel pluripremiato Shakespeare in love. La Dench riceve anche altre tre nomination nel 2000 per Chocolat, nel 2002 per Iris e nel 2006 per Lady Henderson presenta, vince due Golden Globe e ben sei British Academy Award e se possiede nella sua casa una mensola dove esporre tutti i premi vinti, lì ci sono anche due preziosi riconoscimenti britannici, l’Officer of the Order of the British Empire del 1970 e il titolo di Dame of the British Empire del 1988. Una carriera così lunga, luminosa e piena di successi non ha mai stravolto comunque l’equilibrio di Judi, che conduce una vita discreta e lontana dai riflettori e dagli scandali. In perfetto stile inglese, smessi di volta in volta i panni di Giulietta o di Cleopatra, lady Dench se ne torna a casa, tenendosi alla larga da feste e da ricevimenti mondani. È infine con Diario di uno scandalo di Richard Eyre che Judi Dench ottiene la sesta nomination agli Oscar della sua carriera, questa volta come protagonista, onore che condivide, per lo stesso film, con la collega Cate Blanchett candidata nella categoria delle non protagoniste.

Postato Cosmopolitan

Nessun commento:

Posta un commento