giovedì 27 dicembre 2012

I NEMICI dell'Agente Segreto : ADOLFO CELI

I CATTIVI DI 007

ADOLFO CELI


Interprete nel film 007 Thunderball
Un ruolo di primo piano riservato ad Adolfo Celi, nel celebre quarto film della serie di 007: Thunderball Operazione tuono (Thunderball) del 1965 diretto dal regista Terence Young. Il film, come il romanzo di Ian Fleming Operazione tuono (Thunderball) del 1961, venne tratto da un soggetto originale che Fleming aveva scritto con Kevin McClory e Jack Whittingham. Sean Connery torna nei panni del più famoso agente doppio 0 in un'altra stravagante avventura. Questa volta il numero 2 dell'associazione criminale SPECTRE, Emilio Largo (Adolfo Celi), ha in mente di dirottare, tramite un suo scagnozzo, un aereo della NATO contenente 2 bombe atomiche capaci di distruggere due metropoli inglesi o americane se non viene pagata la somma di 100 milioni di sterline. Dopo l'arrivo a Londra del messaggio contenente i dati del riscatto M manda a Nassau 007 (sotto sua richiesta) col compito di recuperare le bombe. I capi del governo britannico sono pronti ormai a pagare il riscatto quando 007 riesce nell'impresa e come in tutti i film uccide il cattivo e scappa con una bella ragazza. Avrebbe dovuto essere il primo della serie già nel 1962, ma in quegli anni era in corso un'aspra battaglia legale con Kevin McClory, cosceneggiatore del soggetto originale da cui Fleming aveva tratto il suo omonimo romanzo. Quindi Saltzman e Broccoli decisero di esordire con Licenza di uccidere. Tuttavia McClory dopo quasi 20 anni riuscì a portare sullo schermo il romanzo che aveva scritto a quattro mani con Fleming e così nel 1983 uscì un remake di Thunderball intitolato Mai dire mai con esplicito riferimento, già dal titolo, al ritorno dell'attore Sean Connery nel ruolo di Bond. La canzone che fa da colonna sonora al film è composta da John Barry e Leslie Bricusse cantata dal cantante gallese Tom Jones. Fu scelta poco prima dell'uscita del film in sostituzione di un'altra canzone, "Mr. Kiss Kiss, Bang Bang", che era cantata da Shirley Bassey. Albert R. Broccoli e Harry Saltzman erano preoccupati che una canzone che non avesse il nome del film nel suo testo non funzionasse bene e ne commissionarono una diversa. Durante tutto il film comunque, le note dei temi musicali sono rimaste quelle originali di "Mr. Kiss Kiss, Bang Bang". Su YouTube è possibile vederne una versione cantata da Dionne Warwick sincronizzata con i titoli di testa.



Note Biografiche
Nato a Curcuraci, frazione di Messina. Figlio di un prefetto siciliano, Adolfo Celi cresce tra la Sicilia e il Nord Italia, tra le sue residenze c'è anche Padova. Grazie ad una cinepresa amatoriale regalatagli dal padre comincia a impratichirsi con la ripresa. Nel 1942 si iscrive all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica “Silvio D'Amico” di Roma. Qui conosce tra i tanti, Vittorio Gassman, Mario Landi, Vittorio Caprioli, che gli trasmettono la passione per il teatro e per il cinema. È un grande amico di Renato Baldini. Nel 1946 viene scritturato per il film Un americano in vacanza di Luigi Zampa, cui seguono due anni dopo Proibito rubare di Luigi Comencini e Natale al campo 119 di Pietro Francisci; nello stesso anno Aldo Fabrizi gli avanza una proposta che gli cambia la vita: la partecipazione al film Emigrantes. 

Il Brasile
Partito per il Brasile con il cast di Emigrantes, si appassiona a questa terra, tanto che decide di rimanerci per i successivi quindici anni, complice l'amore per Tonia Carrero, che sarà sua moglie dal 1951 al 1963. In Brasile la coppia si occupa soprattutto di teatro, fondando con Paulo Autran il Teatro Brasileiro di Comédia di San Paolo e la compagnia di prosa Carrero-Celi-Autran; nello stesso tempo la produzione cinematografica Vera Cruz affida a Celi la regia dei film Caiçara (1950) e Tico-Tico no Fubà (1952). Celi è considerato a tutt'oggi uno dei più importanti registi del Brasile, a lui si deve infatti la definizione di nuovi canoni di sperimentazione teatrale e cinematografica. In Brasile Celi inizia anche una carriera di caratterista cinematografico, recitando nei film L'uomo di Rio (1963) e Agente 007 Operazione Tuono (1965), che gli conferiscono una notorietà internazionale e ne favoriscono il ritorno in Italia. 


Il ritorno in Italia
Rientrato nei primi anni sessanta, trova un cinema molto diverso da quello che aveva lasciato e in pieno sviluppo. Si specializzerà nelle parti del "cattivo", sia nei film western o d'azione sia, con una certa autoironia, nelle commedie, dove interpreta frequentemente personaggi malvagi o potenti. A 45 anni è tra i pochi attori italiani che sappiano recitare anche in inglese e grazie alla bravura e alla preparazione professionale viene ingaggiato come protagonista o comprimario in numerosi film internazionali, tra cui: Il tormento e l'estasi di Carol Reed (1965); Il colonnello Von Ryan di Mark Robson (1965); Grand Prix di John Frankenheimer (1967); Masquerade di Joseph L. Mankiewicz (1967); Il fantasma della libertà di Luis Buñuel (1974). Nel 1969 esce l'unico film italiano da lui diretto, realizzato con i suoi compagni d'accademia Vittorio Gassman e Luciano Lucignani: l'autobiografico L'alibi. In Italia il culmine del successo arriva quando entra a far parte del cast della fortunata trilogia di Amici miei (1975, 1982, 1985) nei panni del professor Sassaroli, un primario brillante, ma annoiato dal lavoro che si unisce alle allegre "zingarate" di un gruppo di amici toscani.


Televisione
Celi nel ruolo di Lord James Brooke nel telefilm Sandokan.Diretto da Daniele D'Anza, nel 1972 interpreta il medico nazista nello sceneggiato Rai Il sospetto, ma soprattutto veste i panni del poliziotto italo-americano Joe Petrosino nello sceneggiato omonimo, mentre tre anni dopo interpreta Don Mariano D'Agrò nello sceneggiato L'amaro caso della baronessa di Carini. Il suo volto viene fissato nella memoria del pubblico italiano però con la partecipazione alla miniserie televisiva Sandokan (1976), diretta da Sergio Sollima, in cui interpreta il ruolo di lord James Brooke, acerrimo nemico della "Tigre di Mompracem" interpretata da Kabir Bedi. Nel 1981 prende parte al kolossal storico televisivo inglese I Borgia, in cui interpreta la parte di Rodrigo Borgia, salito al soglio pontificio come Papa Alessandro VI.

Gli ultimi anni
Tornato al teatro negli anni ottanta, Adolfo Celi viene ricoverato la sera della rappresentazione teatrale dei Misteri di Pietroburgo di Dostoevskij al Teatro di Siena, Vittorio Gassman prende il suo posto sul palcoscenico. Il 19 febbraio 1986 muore per un arresto cardiocircolatorio. È sepolto al Cimitero monumentale di Messina.
Vita privata
Adolfo Celi è stato sposato con: Tonia Carrero dal 1951 al 1963; con Marília Branco, per un breve periodo; con Veronica Lazar, dal 1966 con la quale ha avuto due figli: Alessandra, attrice teatrale, televisiva e cinematografica; e
Leonardo, autore del documentario Adolfo Celi, un uomo per due culture, realizzato nel 2006 per ricordare il padre a vent'anni dalla scomparsa e presentato nel 2008 alla Festa del Cinema di Roma nell'ambito della rassegna organizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo Adolfo Celi e i ragazzi tornati dal Brasile. Il figlio Leonardo Celi, sposato con la brasiliana Daniela Carreras, è Amministratore della società Celi Films con sede a Roma.

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