Sam Mendes – L’idea
di dirigere un altro film di James Bond mi fa sentire male fisicamente
di Marlen Vazzoler
Perché
Sam Mendes non vuole dirigere Bond 24 ? Il regista spiega cosa l’ha spinto a
prendere questa decisione e rivela che Skyfall è stato in parte un film
autobiografico, che ha riflesso il suo pensiero sull’invecchiamento e
l’Inghilterra…
I
produttori di James Bond, dopo il successo al botteghino mondiale di Skyfall,
hanno provato a più riprese a convincere Sam Mendes a dirigere anche la
prossima pellicola, ma immancabilmente Mendes ha rifiutato l’offerta. In una
recente intervista con The Guardian, il regista ha spiegato che questa scelta è
stata necessaria per lui, da un punto di vista psicologico. “Ero pronto a
tornare in una stanza con uno scrittore e iniziare a lavorare sullo stesso set
di personaggi e gli stessi scenari a cui ho lavorato negli ultimi tre anni?
L’idea mi ha fatto sentire male fisicamente”. Mendes svela inoltre che Skyfall
è stato in parte un film autobiografico, in cui ha affrontato la separazione
dall’ex moglie Kate Winslet e il conseguente trasloco da New York a Londra. “Sotto
la superficie del film c’è una meditazione sull’invecchiamento e la perdita, e
l’Inghilterra. E di quello che vuol dire essere inglesi e se oggi ha qualche
significato? [La storia] di qualcuno che sparisce per un po’, e torna in
Inghilterra per scoprire che tutto è cambiato, ma fondamentalmente tutto è
rimasto lo stesso. E in fondo, era quello che stavo passando”. Mendes,
attualmente impegnato a teatro nella versione musicale di Charlie e la fabbrica
di cioccolato, ha difeso la sua scelta di uccidere il personaggio di M,
interpretato da Judi Dench. “Ha! Tu non puoi ucciderlo; uccidiamo lei invece!
Ho pensato che avrei ricevuto così tante critiche. Ma si sa, si sciocca le
persone per fargli riscoprire il loro primo incontro con i personaggi…”. E ai
fan di Bond, delusi da questa sua scelta, Mendes dice: “Gli dico, la mia vita
non è una democrazia. Non è in discussione. Che cosa? Forse dovrei andare in
una delle chat [di Bond] e cambiare idea? Non credo che accadrà”. L’avventura
teatrale di Mendes comincerà il mese prossimo, al West End, con Douglas Hodge,
Nigel Planer e un cast di 17 bambini. “Il mondo del cinema non riconosce il
mondo del teatro come una seria entità. Quindi ti senti dire spesso ‘Perché
vuoi fare un’altra opera teatrale?’”.
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