“Caccia a Ottobre Rosso”
Lo scrittore McTiernan firmava una leggenda, e ventitre
anni fa
ne usciva la versione cinematografica nelle sale
con un grande Connery
di
Guido Brescia
Per gli appassionati di romanzi thriller a
sfondo militare e di spionaggio, Tom Clancy è una leggenda vivente. Per buona
parte degli anni ’80 e ’90 i suoi romanzi pop sono stati da un lato tacciati di
americanismo spinto, dall’altro divorati da stuoli di lettori. La Guerra Fredda, le tattiche militari, i
prototipi tecnologici e un certo tipo di racconto “da insider” dei conflitti
hanno attirato milioni di lettori. Nei migliori romanzi di Clancy protagonista
è Jack Ryan – personaggio inizialmente autobiografico, nato come professore di
storia navale presso l’accademia militare di Annapolis, poi per casi talvolta
fortuiti arrivato alla CIA come analista, in seguito esecutivo sul campo. La
carriera di Ryan proseguirà nel corso dei romanzi nei servizi statunitensi, con
ruoli di sempre maggior prestigio, fino a divenire presidente ad-interim degli
Stati Uniti d’America. In alcuni episodi, come l’attacco kamikaze con aerei di
linea prefigurato nel romanzo di fantapolitica “Potere Esecutivo” del 1996,
Clancy ha saputo essere preveggente di drammatici avvenimenti, poi verificatisi
nel reale nel 2001 con l’attacco alle Torri Gemelle. Tom Clancy ha sempre
attirato forti polemiche: da un lato accusato dai suoi detrattori di essere
poco più di uno scrivano dei repubblicani più militaristi; dall’altro accusato
di rivelare troppo delle tattiche e
delle tecnologie militari americane, quindi di favorire i nemici della
superpotenza. C’è anche da dire che la sua produzione come scrittore, per
quanto negli ultimi anni abbia lanciato franchise di successo che hanno
fortemente ispirato il mondo dei videogames – pensiamo alle serie di “Splinter
Cell” e di “Rainbow Six“, sicuramente note ai nostri lettori videogiocatori – è
parecchio calata dal punto di vista qualitativo, tanto è vero che ormai il suo
nome sulle copertine è stato pian piano affiancato al vero nome del ghost
writer di turno, rendendo “Tom Clancy” più un brand di genere che una firma
autoriale. Quel che resta però dei suoi primi lavori – tra gli altri “Attentato
alla corte d’Inghilterra” o “Il Cardinale del Cremlino” – è un affresco
iper-realistico di un mondo, quello dello spionaggio e dell’arte della guerra
in vari aspetti, che ha reso Clancy il “guru del techno-thriller“. Tutto
comincia nel 1984 con la pubblicazione del suo romanzo di esordio, unanimemente
considerato il suo capolavoro: “La grande fuga dell’Ottobre Rosso“.
In “Ottobre Rosso” vediamo la storia –
quanto di fantasia? – della diserzione del capitano di un sommergibile
nucleare, Marko Ramius, dall’URSS agli USA. Il sommergibile di cui Ramius è al
comando è al primo varo di collaudo e si chiama appunto “Ottobre Rosso”, in
onore della Rivoluzione d’Ottobre. Si tratta di un prototipo avanzatissimo
della marina sovietica che promette di cambiare il volto della Guerra Fredda.
Essendo dotato di una nuova tecnologia di propulsione che lo rende “stealth”,
praticamente invisibile ai sonar della superpotenza rivale, ma anche dei propri
compagni d’arme, potrebbe lanciare testate nucleari praticamente senza
preavviso da qualsiasi punto del pianeta. Ramius, personaggio affascinante e
sfaccettato, è un lituano d’origine e con parecchi traumi, anche personali,
causati dalle battaglie vissute. Accusando il Partito Centrale per i dolori che
ha vissuto, inscena un colpo di mano, annunciando
al Cremlino di voler attaccare il nemico imperialista, prima di sparire col
suo sommergibile nel Mar del Nord. Ne scaturirà un inseguimento sottomarino a
tre nell’Atlantico: i Sovietici che cercano di recuperare il proprio gioiello
tecnologico e frenare il possibile scoppio della Terza Guerra Mondiale; la
Marina Americana quasi ignara che intuisce, grazie ai dossier di Jack Ryan, che
sta accadendo qualcosa di grosso nelle acque gelide; e Marko Ramius che,
similmente al Capitano Nemo di Verne, guida come un leader carismatico alla
“bella morte” il suo equipaggio. Un
successo editoriale senza precedenti, le ristampe del romanzo si susseguono
senza sosta e alla fine verrà tradotto in oltre 30 lingue diverse. Tom Clancy
da “Ottobre Rosso” in poi diventa uno dei nomi di primo piano del romanzo di
spionaggio, e non senza merito. Potevano dunque restare queste pagine così
celebri prive di un adattamento cinematografico? Assolutamente no. Nel marzo
del 1990, esattamente 23 anni fa, esce
nelle sale americane “Caccia a Ottobre Rosso“. Sarà uno dei maggiori
incassi dell’anno con 200 milioni di dollari totali, e verrà premiato con
l’Oscar al miglior sonoro – aspetto fondamentle della storia, parlando di
sommergibili. Il film è diretto da una roccia del cinema d’azione, John
McTiernan. McTiernan ha nella sua carriera film come “Predator“, il primo e il
terzo capitolo della saga di “Die Hard“. Tutti film apprezzatissimi nel genere,
e “Caccia ad Ottobre Rosso” diventa immediatamente uno dei suoi capisaldi. La pellicola
è scritta da Larry Ferguson e Donald Stewart, che rimaneggiano quanto basta
l’opera di Clancy per renderla appetibile ad un pubblico più ampio. Si perde
qualcosa di profondità nei personaggi e nei dettagli tecnici, ma il film è un
treno inarrestabile dal primo all’ultimo minuto. Nel cast, uno Sean Connery in
stato di grazia interpreta il capitano Ramius, mentre il ruolo di Jack Ryan
viene affidato ad Alec Baldwin, forse mai davvero in parte ma comunque presente
ad una delle sue migliori interpretazioni in assoluto. Non possiamo non
menzionare la colonna sonora di Basil Poledouris che compose col coro
dell’Armata Rossa questo brano originale, l’”Inno all’Ottobre Rosso”.
Il successo
della pellicola porterà poi ad altre trasposizioni di romanzi di Tom Clancy
con Jack Ryan protagonista sul grande schermo. Il personaggio passerà da Alec
Baldwin ad un ben più carismatico Harrison Ford, in film come “Giochi di
potere” o “Sotto il segno del pericolo“, e a Ben Affleck per il film “Al
vertice della tensione“. Purtroppo nessuno di questi tentativi saprà rendere
onore appieno ai romanzi di Clancy e alla figura di Jack Ryan come quel primo,
leggendario film, firmato da John McTiernan: “Caccia a Ottobre Rosso”.
La Paramount ha comunque in programma un
reboot della serie di Jack Ryan con l’omonimo film “Jack Ryan” atteso per fine
2013 al cinema. Nel cast Chris Pine – già visto come Capitano Kirk nei reboot
di Star Trek curati da J.J. Abrams – sarà il protagonista; Keira Knightley
interpreterà sua moglie Cathy, mentre la regia sarà affidata ad un grande nome
di prestigio: Kenneth Branagh, che interpreterà anche il villain della
pellicola.
Link:
Velvetcinema.it - Foto: Paramount
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