Il russo che muore
per una pistola a forma di penna
Quando
la realtà imita i film di 007
Chi
non ha desiderato, almeno una volta, di avere per sé uno di quegli oggetti
misteriosi che fanno parte dell’equipaggiamento di James Bond? Attenzione,
però, possono essere pericolosi: Aleksej Tolmachev, trentacinquenne russo, è
stato trovato senza vita da un collega, la testa trapassata dal proiettile di
una pistola nascosta in una penna. Lo racconta il Daily Mail.
I
FATTI - Tolmachev, un cameraman disoccupato, si trovava a Mosca, nell’ufficio
di un amico che lo aveva invitato ad andare a trovarlo durante il suo turno
notturno, per permettergli di guardare le offerte di lavoro su Internet. Quando
l’amico, verso le due di notte, è andato a dormire, Tolmachev sembrava
lontanissimo dall’avere pensieri suicidi. Tuttavia, qualche ora dopo, la
polizia l’ha trovato senza vita, la testa maciullata, coperto di sangue.
Accanto a lui l’arma mortale: la pistola mascherata da penna.
Il
corpo del reato: la penna paragonata a quella usata da James Bond in Goldeneye.
Credits: Daily Mail
la penna paragonata a quella usata
da James
Bond in Goldeneye.
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Daily Mail
Credits:
http://aranzulla.tecnologia.virgilio.it/
Credits:
http://www.unapoltronaperte.altervista.org
UN
CASO? - Non si sa se il letale congegno, uno di quelli che avrebbero potuto
essere parte dell’equipaggio di un agente KGB durante la guerra fredda, fosse
di sua proprietà o trovato per caso, chissà dove. I rapporti della polizia
dicono: “Si è sparato in testa con un’arma da fuoco di fortuna, ricavata da una
penna”. Non è sicuro, però, che davvero l’incidente sia stato un caso:
Tolmachev era un cameraman, era in un ufficio a notte fonda, l’arma è
decisamente non convenzionale. Seguiremo gli sviluppi della vicenda, che
potrebbe, chissà, evolvere in una spy-story di quelle che superano la fantasia.
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