Ian Fleming voleva chiamare 007
'James Secretan'
e non 'Bond'
"Il mio nome e' Bond, James
Bond", la piu' celebre
'presentazione' della storia del cinema ha corso il rischio di non essere mai pronunciata. Ian Fleming, il
papa' di 007, aveva pensato di chiamare la sua creatura con un cacofonico "James Secretan". E' quanto
emerge dall'originale della bozza del primo romanzo della serie, 'Casino
Royale' del 1952, come ha raccontato la nipote
dello scrittore, Kate Grimmond al Sunday Times. Nel 'manoscritto' battuto a
macchina da Fleming, il collega-amico di 007 nella Cia si presenta cosi': "Mi chiamo Felix Leiter. Felice
di fare la sua conoscenza", e il 'nostro' risponde, "Il mio nome e' Secretan, James Secretan".
Nell'originale, che sara' presentato in settimana per i 60 anni dalla nascita
ufficiale di 007, il nome Secretan venne cancellato con l’inchiostro blu di una
stilografica. In realtà pare che Fleming
volesse affibbiare a Bond due nomi, quello più noto e attuale a uso degli
amici intimi e degli esponenti del servizio segreto, mentre quello di Secretan come nome di copertura. Poi lo
scrittore resosi conto della confusione che a cui il dualismo poteva portare si
decise alla scelta di Bond - nome che fu ispirato allo scrittore da un ornitologo americano, il cui libro gli
capitò per caso tra le mani proprio mentre stava cercando un nome incisivo per
la sua creatura. Secretan, invece, sempre secondo le informazioni rilasciate
dalla nipote, sarebbe derivato dal nome
di un filosofo svizzero del XIX secolo, Charles Secretan.
Link : Agi
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