domenica 14 aprile 2013

ANCHE I BEATLES GUIDAVANO ASTON MARTIN


BEATLES, PASSIONE a QUATTRO RUOTE
di Valeria Volponi
Dalla Mini alla Ferrari, rigorosamente personalizzate, i Fab Four hanno celebrato gli Anni Sessanta anche nella scelta delle vetture, e c’era anche l’Aston Martin di Bond.




Abituati a vederli passeggiare per Abbey Road, in pochi hanno indagato su quali fossero le auto preferite dai Beatles. Che tuttavia, grazie al loro estro artistico e ad alcuni aneddoti, hanno trasformato in icone le vetture che li hanno accompagnati nel corso della loro carriera. Carriera conclusa, con il definitivo scioglimento, proprio nell’aprile del 1970. A 43 anni di distanza, GiornaleMotori.it ha deciso di raccontare il rapporto dei Fab Four con le quattro ruote. Auto dei Beatles. La Rolls-Royce psichedelica di John Lennon. Uno dei simboli del gruppo è stata senza dubbio la Rolls-Royce Phantom V di John Lennon: all’esterno la carrozzeria è stata ornata con disegni psichedelici che traevano ispirazione da un’artista olandese. Piccoli accorgimenti anche negli interni con il sedile posteriore trasformabile in letto matrimoniale, sistema audio potenziato, minifrigo e telefono. La Rolls ha avuto un destino curioso: prima di diventare parte della collezione del Royal British Columbia Museum, infatti, è stata prestata ai membri dei Rolling Stones e dei Moody Blues.
PASSIONE MINI. Quasi tutti i Beatles ne hanno posseduta una. Paul McCartney, in particolare, tra le sue prime automobili ha guidato una Mini Redford Cooper S, allora prodotta dalla casa inglese British Motor Company, ricordata soprattutto per il grave incidente stradale che gli è costato quasi la vita, e da cui si è alimentata la leggenda metropolitana secondo la quale morì in quelle circostanze e venne sostituto da un sosia. Lennon qualche anno prima, nel 1964, aveva ordinato una Mini Cooper Austin S di colore nero, anche se non aveva ancora la patente. Mentre George Harrison aveva acquistato uno stesso modello nel 1966 e lo aveva personalizzato prima verniciando di rosso la carrozzeria, in origine nera, e subito dopo dipingendo dei motivi psichedelici ispirati al libro Tantra Art: Its Philosophy and Physics. Nel 1967 il prestito a Eric Clapton, influente chitarrista blues, che si era deciso a restituirgliela solo tre anni dopo. B COME BOND. Il modello DB5 prodotto dalla casa automobilistica Aston Martin e famoso per la partecipazione sul grande schermo come auto di James Bond, piaceva anche ai Beatles. Harrison ne possedeva un esemplare di colore grigio, mentre McCartney ne aveva una blu. Quest’ultimo l’aveva migliorata decorando il cruscotto e altri elementi interni con note musicali e montando una radio Motorola e registratore vocale Phillips Auto-Mignon, in caso gli arrivasse qualche idea improvvisa proprio mentre era al volante. LE ITALIANE E GLI ALTRI BOLIDI. I quattro ragazzi di Liverpool non sono rimasti indifferenti nemmeno al design automobilistico del Belpaese. John Lennon ha posseduto una Ferrari 330 GT a trazione posteriore con motore anteriore V12. L’attuale proprietario l’ha messo all’asta nel 2011, salvo poi ripensarci all’ultimo minuto nonostante le numerose offerte. McCartney è stato conquistato da una Lamborghini 400 GT del 1967 di cui erano state prodotte solo 273 unità e che raggiungeva la velocità di 260 km/h. Tutt’altre preferenze quelle di Ringo Starr: nel suo garage ha avuto la sportiva Ford Mustang 289 del 1968 e una Chevrolet Bel Air del 1956. Mentre George Harrison è stato uno dei cento fortunati che all’inizio degli anni ’90 ha potuto acquistare una McLaren F1 di colore viola perla.

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