BEATLES, PASSIONE a QUATTRO RUOTE
di Valeria Volponi
Dalla Mini alla Ferrari,
rigorosamente personalizzate, i Fab Four hanno celebrato gli Anni Sessanta
anche nella scelta delle vetture, e c’era anche l’Aston Martin di Bond.
Abituati
a vederli passeggiare per Abbey Road, in pochi hanno indagato su quali fossero
le auto preferite dai Beatles. Che
tuttavia, grazie al loro estro artistico e ad alcuni aneddoti, hanno
trasformato in icone le vetture che li hanno accompagnati nel corso della loro
carriera. Carriera conclusa, con il definitivo scioglimento, proprio
nell’aprile del 1970. A 43 anni di distanza, GiornaleMotori.it ha deciso di
raccontare il rapporto dei Fab Four con le quattro ruote. Auto dei Beatles. La
Rolls-Royce psichedelica di John Lennon. Uno dei simboli del gruppo è stata
senza dubbio la Rolls-Royce Phantom V di
John Lennon: all’esterno la carrozzeria è stata ornata con disegni
psichedelici che traevano ispirazione da un’artista olandese. Piccoli
accorgimenti anche negli interni con il sedile posteriore trasformabile in
letto matrimoniale, sistema audio potenziato, minifrigo e telefono. La Rolls ha
avuto un destino curioso: prima di diventare parte della collezione del Royal
British Columbia Museum, infatti, è stata prestata ai membri dei Rolling Stones
e dei Moody Blues.
PASSIONE MINI. Quasi
tutti i Beatles ne hanno posseduta una.
Paul McCartney, in particolare, tra le sue prime automobili ha guidato una Mini
Redford Cooper S, allora prodotta dalla casa inglese British Motor Company,
ricordata soprattutto per il grave incidente stradale che gli è costato quasi
la vita, e da cui si è alimentata la leggenda metropolitana secondo la quale
morì in quelle circostanze e venne sostituto da un sosia. Lennon qualche anno
prima, nel 1964, aveva ordinato una Mini
Cooper Austin S di colore nero, anche se non aveva ancora la patente.
Mentre George Harrison aveva acquistato uno stesso modello nel 1966 e lo aveva
personalizzato prima verniciando di rosso la carrozzeria, in origine nera, e
subito dopo dipingendo dei motivi psichedelici ispirati al libro Tantra Art:
Its Philosophy and Physics. Nel 1967 il prestito a Eric Clapton, influente
chitarrista blues, che si era deciso a restituirgliela solo tre anni dopo. B COME BOND. Il modello DB5 prodotto
dalla casa automobilistica Aston Martin e famoso per la partecipazione sul
grande schermo come auto di James Bond,
piaceva anche ai Beatles. Harrison
ne possedeva un esemplare di colore grigio, mentre McCartney ne aveva una blu.
Quest’ultimo l’aveva migliorata decorando il cruscotto e altri elementi interni
con note musicali e montando una radio Motorola e registratore vocale Phillips
Auto-Mignon, in caso gli arrivasse qualche idea improvvisa proprio mentre era
al volante. LE ITALIANE E GLI ALTRI BOLIDI. I quattro ragazzi
di Liverpool non sono rimasti indifferenti nemmeno al design automobilistico
del Belpaese. John Lennon ha posseduto una
Ferrari 330 GT a trazione posteriore con motore anteriore V12. L’attuale
proprietario l’ha messo all’asta nel 2011, salvo poi ripensarci all’ultimo
minuto nonostante le numerose offerte. McCartney è stato conquistato da una Lamborghini 400 GT del 1967 di cui
erano state prodotte solo 273 unità e che raggiungeva la velocità di 260 km/h. Tutt’altre
preferenze quelle di Ringo Starr: nel suo garage ha avuto la sportiva Ford
Mustang 289 del 1968 e una Chevrolet Bel Air del 1956. Mentre George Harrison è
stato uno dei cento fortunati che all’inizio degli anni ’90 ha potuto
acquistare una McLaren F1 di colore viola perla.
Link :
Giornaledeimotori.it
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