OMEGA STYLE
& JAMES BOND
Il filo rosso concettuale che attraversa l'ultimo James Bond, SKYFALL, è il tempo. Il tempo che passa, il tempo perso da recuperare, il passato che bussa alla porta, il tempo che sta per scadere. Nel film c'è una battuta, laconica e agghiacciante, in cui si concentra il senso di tutte le situazioni vissute da Bond nel corso degli anni, una constatazione che nulla accade per la prima volta: "Stanno venendo ad ucciderci... ma li uccideremo prima noi". Potrebbe essere la sintesi della missione di 007 nel 23° episodio della saga che lo vede protagonista, ma naturalmente in SKYFALL c'è molto di più. Come ogni capitolo della serie, anche SKYFALL contiene alcuni elementi topici e rispetta alcune tradizioni che si rivelano cruciali per il successo di un film di James Bond. La ricetta Bond contiene una serie di ingredienti che lo chef, in questo caso Sam Mendes, può omettere o variare a proprio piacimento, ma alcuni restano essenziali. In ordine sparso: i cattivi, i trucchi tecnologici, le automobili mozzafiato, i corpo a corpo all'ultimo sangue, le femme fatale, gli inseguimenti forsennati, le esplosioni spettacolari e le ambientazioni esotiche. In SKYFALL tutti questi ingredienti sono presenti, sapientemente dosati dal regista Sam Mendes. Tuttavia il segreto di un film Bond che funzioni davvero è il suo protagonista. Serve uno 007 davvero speciale. "Era bello, in un modo oscuro, quasi crudele" scriveva Ian Fleming della sua creatura. In SKYFALL, come già nei precedenti episodi, Daniel Craig apporta a Bond non un'oscurità fisica, ma una tenebra interiore. Il tempo, elemento cruciale in SKYFALL , ha lasciato il segno su James Bond, che ne porta ancora le cicatrici, sulla pelle e nell'anima. Alla domanda "Che cosa sai della paura?", Bond risponde "Tutto quello che c'è da sapere". Appare chiaro che in SKYFALL Craig-Bond non esiterà a servirsi della sua licenza di uccidere.
Raffinatezza
Tuttavia, oltre al cinismo, l'attore che incarna 007 deve possedere altre caratteristiche importanti: deve saper impersonare in maniera convincente la spia suadente, l'uomo di mondo, che si sente egualmente a suo agio in un casinò, in un consiglio di amministrazione e in una camera da letto, che sa scegliere l'abito adatto per ogni circostanza, che sa usare tanto lo charme quanto le armi. E Daniel Craig ci riesce con il suo solito aplomb. L'abito grigio chiaro - angoloso, stretto, a petto singolo - che indossa all'inizio del film è un richiamo agli anni Sessanta, sebbene il taglio e il tessuto siano modernissimi per consentire una maggiore libertà di movimento. Al completo è abbinato un paio di stivaletti, che forse non sono il pendant perfetto per un abito leggero da città, ma che sostengono bene la caviglia quando Bond salta sulla sua Honda CRF250R per lanciarsi nel dedalo di Istanbul. La pistola è, come sempre, una Walther. Questa volta una PPK 9 mm a canna corta, programmata, grazie a Q (Ben Whishaw), per decodificare l'impronta del palmo di Bond in modo che nessun altro possa usarla. Per quanto riguarda le auto, i nostalgici dell'era Connery apprezzeranno il ritorno della classica DB5, che apparve per la prima volta in Goldfinger, stupì e rimase insuperata. L'incarnazione di Bond su quattro ruote. E le belle donne, vi chiederete? Le Bond girl sono un' ingrediente che nessun regista lascia mai da parte. E Mendes sceglie di abbondare, riunendo sul set Naomie Harris, Bérénice Marlohe e Tonia Sotiropoulou.
Resurrezione
E infine l'orologio. O meglio, gli orologi. In SKYFALL ne compaiono due: un OMEGA Planet Ocean 600M con quadrante nero e un OMEGA Seamaster Aqua Terra con uno splendido quadrante blu, per la prima volta in questa versione cromatica. Il primo è un robusto orologio professionale da sub, che riesce al contempo a farsi notare per la sua estetica straordinaria. L'Aqua Terra, con le sue texture e i suoi colori delicati è perfetto per una notte in città con un pizzico di adrenalina. In entrambi troviamo il nuovo movimento cronometro automatico calibro 8500 con riserva di carica di 60 ore. Come ogni altro accessorio Bond, entrambi i segnatempo devono essere abbastanza resistenti per sopravvivere allo stile di vita di un agente segreto molto speciale, le cui giornate sono tutte inseguimenti, salti, corpo a corpo spesso violenti e talvolta amorosi. I due orologi sono dotati di una serie di funzionalità antiurto che permettono a Bond di essere sempre al posto giusto al momento giusto, quali che siano le difficoltà del viaggio. Come abbiamo già ricordato, il tempo è al centro della trama di SKYFALL. L'elemento trainante è una decisione difficile che M (Judi Dench) ha dovuto prendere in passato e che ritorna ad ossessionarla, mettendo a dura prova la fedeltà e l'amicizia di 007 nei suoi confronti. E 007, come al solito, ha poco tempo a disposizione per tirarsi fuori dai guai. Come tutti i migliori Bond, SKYFALL oscilla abilmente tra il rispetto della tradizione del marchio 007 e il desiderio di spingerlo in terre sconosciute, mostrando discretamente la consapevolezza del proprio altalenare. Prova ne è questo scambio di battute tra Bond e la sua nemesis, Raoul Silva (Javier Bardem), che in quell'istante sembra avere la meglio. "Abbiamo tutti un hobby", dice 007. "Qual è il suo?", chiede Silva.“La resurrezione”, risponde Bond. SKYFALL è una resurrezione dello stile. Bentornato, James Bond. Ci sei mancato.
CREDITI : Omega.com
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