Oscar inglesi
Impariamo a non vincere sempre
di Renato Tortarolo
Genova - Anche i britannici hanno i loro Oscar. Si chiamano Bafta e verranno assegnati
il 17 gennaio, una settima prima della Notte delle stelle. Orgogliosi e
snob, non la tirano lunga come l’Academy Awards americana. E dimostrano più
buon senso dei latini. Noi, in particolare. A chi assegna i Bafta non interessa
un granché se uno è divo e amato dal pubblico. Meno ancora se è o meno britannico.
Insomma, lo sciovinismo culturale non è
pane per Londra che pure in fatto di arroganza non è seconda a nessuno. Però,
lì hanno stile e succede che escludano
Daniel Craig, James Bond per la terza volta in “Skyfall”, dalle nomination per il miglior attore. Peccato, perché è
uno 007 con mille rovelli, umanissimo, anche un po’ ambiguo, sul filo della
bisessualità. Ma, guarda caso, la commissione gli ha preferito l’antagonista
Javier Bardem. un ex agente luciferino. Poi, gli ha fatto passare davanti il
connazionale Daniel Day-Lewis per “Lincoln”, l’australiano Hugh Jackman per
“Les Miserables”, e ben tre americani: Ben Affleck per “Argo”, Bradley Cooper
per “Silver Lininigs Playbook” e Joaquin Phoenix per “The Master”.
Se fosse successo a noi, grideremmo
all’attentato, all’offesa, a ogni genere di ingiustizia praticabile contro
l’italianità. I britannici, invece, se ne sono allegramente infischiati. Certo,
hanno infilato Helen Mirren e Judy
Dench, due glorie nazionali, rispettivamente come miglior attrice protagonista e non
protagonista per “Hitchcock” e “Skyfall”. Ora, non ci sarebbe nulla di
strano nella candidature dei Bafta, per il semplice motivo che la reciprocità
anglo-americana è piuttosto rigorosa: due anni fa l’inglese Colin Firth vinse a
Los Angeles con “Il discorso del re”. Ma qui siamo in Europa e dalla Scozia
alle Cicladi presumiamo di avere un primato su chiunque altro oltre le colonne
d’Ercole o il Bosforo. I britannici questa volta sono stati più realisti.
Potevano privilegiare il miglior film su James Bond di sempre, invece si sono
fermati a poche nomination. Prendiamoli ad esempio. Fra l’altro il cinema lo
sanno fare.
Crediti : Secolo
XIX
Nessun commento:
Posta un commento