venerdì 11 gennaio 2013

JUDY DENCH candidata agli Oscar inglesi


Oscar inglesi
Impariamo a non vincere sempre
di Renato Tortarolo



Genova - Anche i britannici hanno i loro Oscar. Si chiamano Bafta e verranno assegnati il 17 gennaio, una settima prima della Notte delle stelle. Orgogliosi e snob, non la tirano lunga come l’Academy Awards americana. E dimostrano più buon senso dei latini. Noi, in particolare. A chi assegna i Bafta non interessa un granché se uno è divo e amato dal pubblico. Meno ancora se è o meno britannico.

Insomma, lo sciovinismo culturale non è pane per Londra che pure in fatto di arroganza non è seconda a nessuno. Però, lì hanno stile e succede che escludano Daniel Craig, James Bond per la terza volta in “Skyfall”, dalle nomination per il miglior attore. Peccato, perché è uno 007 con mille rovelli, umanissimo, anche un po’ ambiguo, sul filo della bisessualità. Ma, guarda caso, la commissione gli ha preferito l’antagonista Javier Bardem. un ex agente luciferino. Poi, gli ha fatto passare davanti il connazionale Daniel Day-Lewis per “Lincoln”, l’australiano Hugh Jackman per “Les Miserables”, e ben tre americani: Ben Affleck per “Argo”, Bradley Cooper per “Silver Lininigs Playbook” e Joaquin Phoenix per “The Master”.

Se fosse successo a noi, grideremmo all’attentato, all’offesa, a ogni genere di ingiustizia praticabile contro l’italianità. I britannici, invece, se ne sono allegramente infischiati. Certo, hanno infilato Helen Mirren e Judy Dench, due glorie nazionali, rispettivamente come miglior attrice protagonista e non protagonista per “Hitchcock” e “Skyfall”. Ora, non ci sarebbe nulla di strano nella candidature dei Bafta, per il semplice motivo che la reciprocità anglo-americana è piuttosto rigorosa: due anni fa l’inglese Colin Firth vinse a Los Angeles con “Il discorso del re”. Ma qui siamo in Europa e dalla Scozia alle Cicladi presumiamo di avere un primato su chiunque altro oltre le colonne d’Ercole o il Bosforo. I britannici questa volta sono stati più realisti. Potevano privilegiare il miglior film su James Bond di sempre, invece si sono fermati a poche nomination. Prendiamoli ad esempio. Fra l’altro il cinema lo sanno fare.

Crediti : Secolo XIX

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