In Scozia con Rob
Roy e James Bond
Un
viaggio nella terra degli highlander nell'anno dedicato alla naturalezza
di Luca Bergamin
Rob Roy, William Wallace e gli altri
highlander forse non sono mai esistiti. Anche se ci sono le loro lapidi. Lo
scrittore Walter Scott probabilmente se li è inventati o ha enfatizzato le loro
gesta nelle battaglie tra i clan
composti da guerrieri in kilt narrate nei suoi epici romanzi. Ma lo
scenario in cui quelle avventure, che hanno appassionato milioni di lettori a
cominciare dalla Regina Vittoria, sono ambientate è innegabile. E si trova
sotto gli occhi di chi, in questo 2103 nominato “Year of Natural Scotland”, va
alla scoperta della parte più settentrionale della Gran Bretagna. Un mondo a
parte, anacronisticamente vergine, è il Parco delle Trossachs, cantato nei suoi
versi dal poeta bevitore Robert Burns, in cui i Loch, i laghi, sono perle incastonate nel verde delle foreste di querce,
specchi azzurri sui quali riflettono castelli dalle torri merlate. E intorno i
villaggi dalle case in pietra sono abitati da pescatori dall'apparenza burbera,
che si... sciolgono la sera bevendo una birra o un bicchiere di whisky spillato
dalle botti dell'immancabile distilleria locale. Le pecorelle sembrano smarrite in realtà si trovano a meraviglia nei
pascoli ondulati e si ammirano a distanza ravvicinata viaggiando a bordo dei
battelli a vapore che risalgono il Loch Lomond, il più vasto della Scozia
(info: www.visitbritain.com, www.visitscotland.com/it) per poi sbarcare a
Inchailloch dove fare un picnic circondati dai cervi rossi. I fiori dell'erica
tingono di giallo tutta la Duke Pass, una strada panoramica che mette i brividi
tanta è la bellezza del paesaggio che attraversa: boschi di scottish pine, il
pino autoctono scozzese, ancora laghi quali il Loch Venachar, il Loch Lubnaig, torrenti in cui saltellano quei salmoni che
poi la sera si possono gustare nel ristorante del Monachyle Mhor. In questo
design hotel arredato in stile rural chic con palchi di corna sopra i caminetti
in pietra, divani vintage, lunghi tavoli di legno grezzo, candelabri in
argento, la cucina è davvero molto raffinata. Di certo, lungo la Duke Pass,
come in un tutto il resto delle Trossachs non
mancano i castelli. Alcuni, come quello di Edinample, sfoggiano bianche
facciate e possono vantare il proprio fantasma: in questo caso, quello di
Black Dunkan che, poveretto, paga l'omicidio del suo architetto con la pena di
dover girare in eterno attorno al tetto dal quale lo spinse giù.
Nel Loch
Earnhead, sul quale il maniero si affaccia, ci sarebbero invece infingardi
puledri che ammaliando con la loro bellezza chi li guarda, vi costringono a
montarli per poi essere trascinati dentro l'acqua e venire divorati. Lo Stalker
Castle icona della selvaggia Glen Ogle Valley,
pare invece un miraggio “diroccato” fluttuante sopra il lenzuolo azzurro del Loch Laich, ma di certo la vera grande attrazione, anche grazie alle mirabolanti
avventure dello 007 Daniel Craig in “Skyfall” che proprio lì è stato girato, è
Glencoe. Qui il paesaggio è apocalittico, con quelle valli aspre, la roccia
verde e marrone, la nebbiolina posata sulle Three Sister, i tre celebri
monoliti solcati dai ruscelli che celano nel loro ventre una immensa caldera. E'
decisamente più dolce, invece, il
paesaggio offerto dal Parco Nazionale di
Cairngorms in cui si prova una sensazione piacevole di accerchiamento tanti
sono i cervi e gli island cattle, i bovini dal manto quasi di paglia, che
si incontrano facendo trekking verso il Ben MacDui, o che brucano l'erba
intorno ai cottage della Riserva di Rothiemurchus in cui si entra per bere un
tea e riscaldarsi avvolgendosi con una coperta scozzese.
Link : TGCom24.com
Immagini : uniquevisitor.it - jamesbondwikia.com
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