lunedì 17 giugno 2013

CHIAMARSI JAMES BOND


Gli altri 
James Bond
di Luca Bonacini




Il mito di James Bond continua ad autoalimentarsi facendo parlare di sé con iniziative che di volta in volta confermano la notorietà del personaggio, e qualche volta stupiscono. L’ultima in ordine di tempo è quella messa in campo dal regista Matthew Bowyer , appassionato bondofilo che sta realizzando un documentario su gli altri Bond, ovvero coloro che rispondono allo stesso nome e cognome del celeberrimo agente segreto. Si, avete capito bene, un’iniziativa certo curiosa ma che sembra sia molto attesa dal mondo Bond. Si tratta di un viaggio surreale intorno a James Bond, intrapreso quasi per scherzo, utilizzando i social Facebook, Google, Linkedin, a cui hanno aderito alcune centinaia di omonimi dell’agente segreto in tutto il mondo, rendendosi disponibili a un’intervista, mettendo letteralmente in tilt la casella di posta di Bowyer. Se fossimo in una delle avventure di 007 ci sarebbe di che preoccuparsi, centinaia di individui che hanno lo stesso nome di 007 in giro per il globo potrebbero costituire una seria minaccia, e invece sono persone normali ognuna con la sua vita, la sua professione, la sua famiglia, solo che si chiamano James Bond. Appare evidente che avere il nome di James Bond è più difficile e meno divertente di quanto possa sembrare: da problemi a scuola, all’imbarazzo quando si viene chiamati presso la sala d'attesa nello studio del medico, ai commenti ripetuti e alle osservazioni 'divertenti' quando ci si presenta, e si pronuncia quel nome cosi famoso. Il film ha portato il regista Matthew Bowyer in tutto il mondo. Dagli USA (Colorado, Texas e Wyoming), al Canada (Toronto), ai Caraibi, al Regno Unito, a Manchester e infine a Londra, per intervistare non solo i proprietari del nome, ma anche i loro amici intimi e i familiari, i quali raccontano interessanti storie di ordinaria quotidianità. Per Matteo Bowyer la realizzazione del documentario è stata un’esperienza di lavoro molto intensa, ma anche una fantastica gita: "Tante storie interessanti, ma a un certo punto ci si deve fermare, altrimenti il progetto non vedrebbe mai la luce. E’ incredibile che ovunque si vada qualcuno conosce una persona che si chiama James Bond, ho sentito parlare di un altro con quel nome, a Sydney questa settimana. Sono molto felice, abbiamo alcune storie fantastiche, ma ora dobbiamo mettere tutto insieme e finire il film". La redazione del documentario è attualmente in corso a Londra. 

Credits Immagini : Awardscircuit.com

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