Una bionda per James Bond, 007 dal martini alla birra
La Heineken piazza per 15 anni il suo prodotto nelle vicende dell'agente segreto al servizio di sua maestà. Un caso di product placement che fa discutere i fan dell'agente simbolo di eleganza.
ROMA - James Bond arriva nel night club, impeccabile, in smoking. Al suo fianco una ragazza strepitosa, in abito lungo. Il barman lo guarda, pronto a servirlo e lui ordina... una media chiara.
C'è sicuramente una nota stonata, ma potrebbe essere la conseguenza della enorme campagna di investimento e product placement lanciata dalla Heineken, come riporta il Financial Times. Per l'azienda olandese si tratta di una scommessa da 60 milioni di euro, con una campagna di marketing legata al film che prevede la promozione della bionda in 170 mercati e che si inserisce nel legame commerciale di ben 15 anni tra Heineken e Bond. In attesa del nuovo film di 007 (Skyfall, 9 novembre), la campagna pubblicitaria prevede uno spot televisivo che andrà in onda dal prossimo 20 settembre, dove apparirà Daniel
Craig in persona, e un gioco su Facebook. La birra, inoltre, offrirà biglietti per le premiere mondiali, da Londra a Rio, ai vincitori di una speciale 'caccia al tesoro'. "Non solo un eroe - si difende Alexis Nasard, direttore commerciale del marchio -, Bond è anche una persona come le altre". Spiegando che la parte internet della campagna inizia dove finisce lo spot televisivo, dando una opportunità ai fan di diventare agenti segreti, raccogliendo la sfida della bondgirl Bérénice Marlohe.
La sponsorizzazione però, rischia di essere un tiro mancino a decenni di tradizione e incrinare il fascino del personaggio creato da Ian Fleming, legato a doppio filo ai suoi simboli, dalla macchina all'orologio, passando per il cocktail Martini 'agitato, non mescolato'. Basti pensare che Metro-Goldwyn-Mayer e Sony, produttori di Skyfall, hanno raccolto 45 milioni di dollari da vari marchi che hanno pagato per essere inclusi nel film.
Daniel Craig, l'attore che impersona James Bond, aveva già commentato la vicenda nei mesi scorsi: "Il fatto è che senza sponsor, sfortunatamente, non potremmo fare il film. La foruna è che Bond è un bevitore. Lo è sempre stato. E' parte di lui e - bene o male - ognuno può pensarla come vuole. Farsi una birra non è un male, nel film, semplicemente, accade che la birra è una Heineken". Meno conciliante il parere espresso da George Lazenby, che ha impersonato l'agente Bond nel 1969, per lui, intervistato da TMZ, l'accordo con Heineken rompe la tradizione e poi, oltretutto, "Heineken non è la migliore birra in circolazione".
Le polemiche dilagano anche sui social network: su Facebook la pagina 'Boo James Bond Heineken Scene', invita tutti coloro che ritengono James Bond un "martini guy" a scongiurare un "fiasco di proporzioni storiche", mentre su Twitter si provano ad adattare le battute "SkyFail: il mio nome è Bond, James Bond. Posso avere una pinta di Heineken?"
(postato da Repubblica 15 settembre 2012)
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