Bond, SOLO James
Bond
di Marco Donna
( Il Sole 24Ore - 24Letture
a cura di Emanuela Bellotti )
“Solo” il nuovo romanzo di 007 scritto da William Boyd,
in un’interessante
recensione pubblicata sul Sole 24Ore a cura di Marco Donna :
Nella
narrativa l’eroe è un solitario per definizione: un essere umano che, da solo,
affronta i pericoli, le avventure, i tradimenti e gli amori impossibili. James
Bond, l’agente segreto 007 del Servizio Segreto Britannico, inventato dalla
penna di Ian Fleming, è una delle massime icone del fenomeno dell’eroe
solitario e, la sua ultima reincarnazione, è una delle migliori in assoluto e
ne è l’essenza più estrema.
La
Ian Fleming Pub., che detiene i diritti sul personaggio letterario, ha scelto
per il nuovo romanzo il pluripremiato e molto apprezzato in patria William
Boyd. L’autore, britannico ma nato in Ghana che attualmente vive alternandosi
tra il Sud della Francia ed il quartiere Chelsea di Londra (lo stesso dove
abita 007), aveva già dato buona prova con la spy-story nell’ottimo
“Inquietudine” (Neri Pozza, 2006) ed aveva usato, come personaggio secondario,
lo stesso Ian Fleming nel capolavoro “Ogni cuore umano” (Neri Pozza, 2007).
Partiva perciò da ottimi presupposti che ha saputo confermare, fornendo alla
serie uno stupendo romanzo dopo le ultime prove deludenti di Sebastian Faulks e
Jeffery Deaver.
L’autore
ha scelto di ambientare l’avventura nel 1969 come proseguimento della saga
originale e, nella prima parte, ha portato James Bond nella sua Africa, come
reporter di una guerra civile, trasformandolo in una specie di inviato alla
Hemingway
che racconta al lettore cosa vuol dire stare nel fulcro del dramma (il paragone
con gli scritti spagnoli del Premio Nobel americano è irriguardoso ma
assolutamente a tema). Boyd conosce bene l’Africa e le sue contraddizioni; lo
stato inventato di Zanzarim diventa lo strumento per raccontarcele.
Nella
seconda parte, torniamo a Londra per rincontrare i vecchi sapori dimenticati
dei tempi di Ian Fleming. Gli appassionati della saga ritroveranno ed
apprezzeranno i molti riferimenti alla saga originale. Boyd è decisamente
arrivato preparato al compito che doveva svolgere (pur avendo criticato Fleming
in alcune interviste prima dell’uscita del libro).
La
vendetta finale e solitaria si svolge negli Stati Uniti ed anche in questo caso
l’omaggio allo stile originale è assoluto.“Solo” sta alla saga letteraria di
007 come “Skyfall” si è proposto in quella cinematografica. Per gli
appassionati sembra di rincontrare un vecchio amico dopo tanti anni ma il
romanzo è intelligente e pensato anche per chi non ha mai letto nulla di
Fleming ma vuole una bella ed intelligente avventura. Come ben sanno
all’estero, un libro di 007 è anche un oggetto di collezionismo e vorrei porre
l’attenzione anche all’edizione italiana di Einaudi. La traduzione di Giovanna
Granato è ottima e riesce a far trasparire perfettamente lo
stile
dell’autore. Se avessero anche impegnato qualcosa di più di un quarto d’ora per
la grafica della copertina avrebbero offerto un oggetto di collezione più
degno. I collezionisti si dovranno accontentare della titolazione originale
riportata su uno sfondo vellutato. Malgrado la copertina, il contenuto è ottimo
e, in fondo, è quello che conta.
“Solo”
Di William Boyd
Einaudi – Stile
libero BIG, 2013
Recensione
a cura di Marco Donna (www.marcodonna.it)
Pubblicato
il mercoledì 27 novembre 2013 - 17:29